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Tutta un'altra Didattica
L’unione di figure professionali, come Neuropsichiatri Infantili, Terapisti esperti in CAA, Docenti di Scuola specializzate nell’inclusione, Esperto in tecnologie assistive, ha portato alla realizzazione di una nuova metodologia di fare didattica.
La realtà scolastica emersa dall’attivazione della didattica a distanza - e dalle nuove forme di insegnamento portate alla ribalta dall’attuale emergenza sanitaria - ha trasformato la consapevolezza di un opportuno rinnovamento delle pratiche educative in urgente dovere di messa a punto di buone prassi e di interventi mirati da rivolgere in particolar modo agli alunni più fragili, come gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, alunni con disabilità, alunni a rischio di abbandono e gli alunni privi di un facile accesso alle tecnologie.
Il percorso scolastico degli alunni in condizioni di disabilità va infatti adattato e costruito per poter garantire al meglio il successo degli studenti beneficiari. Inoltre, è fondamentale stabilire una costante comunicazione tra l’alunno, la famiglia, la scuola e l’ambito riabilitativo.

Le figure preposte, i docenti curricolari e i docenti di sostegno, unitamente alle altre figure che intervengono nel progetto educativo (OEPAC e terapisti), si trovano spesso nella condizione di dover cercare tra materiali e bibliografie che presentano una rosa ristretta di scelte, poiché la percentuale di richiesta è oggettivamente minore rispetto al resto dell'utenza scolastica. Ne consegue che le attività sono spesso adattate in modo personale, con un impiego di tempo considerevole.
L'utilizzo di una piattaforma,consente al docente/terapista/famiglia di personalizzare le attività, rende indubbiamente più semplice ed accattivante la somministrazione, poiché l'interattività risulta spesso più coinvolgente e stimolante e riesce a compensare le difficoltà di apprendimento con varie soluzioni quali l'utilizzo di un font ad alta leggibilità, immagini, audio vocali, letture automatiche, rinforzi positivi visivi o uditivi. A questo grande supporto va aggiunto quindi il tempo di lavoro, l'intento creativo, la possibilità di avere a propria disposizione un numero cospicuo di attività già prestabilite e curate da chi la scuola la vive quotidianamente. Inoltre, in questo modo, è possibile creare attività specifiche tenendo conto delle reali difficoltà dell’alunno, facilitando la comunicazione tra ambiente scolastico e riabilitativo.